Nelle colline intorno a Bevagna i vigneti e gli oliveti, da cui derivano meravigliosi vini DOC e oli DOP, sono intervallati a boschi di castagni, querce e flora mediterranea, e a campi di grano e girasoli. Le antiche costruzioni rurali, i sentieri, la vegetazione lungo i fossi e la frequente presenza di svettanti cipressi contribuiscono a disegnare un paesaggio variegato e vivace.

Nelle posizioni dominanti sulle colline svettano castelli, innalzati intorno al Mille a difesa del territorio di Bevagna, oggi caratteristici borghi, ancora cinti da mura con potenti torrioni, ricchi di vestigia medievali. Sul profilo delle colline o immersi nei boschi, i santuari testimoniano il connubio tra religiosità e natura.

Nei pressi di Bevagna è possibile scoprire bellezze e curiosità naturali fra le quali il laghetto Aiso (nome derivante da abisso, per indicare che non avrebbe il fondo) che, con le sue inquietanti leggende, in perfetta simbiosi con le spinte devozionali, ha costantemente alimentato la fantasia popolare.

Il centro storico di Bevagna, essendo la cittadina rimasta fuori dalle direttrici di sviluppo industriale della Regione, ha conservato quasi intatto il suo assetto urbanistico medievale che ricalca in larga parte la pianta della città di origine romana (l’antica Mevania). Di notevolissimo interesse è la Piazza Silvestri, sublime nella sua irregolarità, nel caos di stili, storie, tempi che si mescolano in un risultato paradossalmente armonioso. Sulla piazza si affacciano il gotico palazzo dei Consoli (che dal 1886 ospita il suggestivo Teatro Torti), posto singolarmente in obliquo rispetto agli assi viari e le chiese di San Silvestro (1194 d. C.), di San Michele Arcangelo (sec. XII-XIII) e di San Domenico (sec. XIII-XIV); la fontana completa la scenografia di questo eccezionale spazio pubblico.

Il centro storico comprende numerosi palazzi, botteghe, caratteristici vicoli, scorci suggestivi e chiese ricche di opere d’arte. Fra queste la Chiesa di S. Francesco, sec. XIII, sorge nel punto più alto di Bevagna e conserva all’interno la pietra sulla quale si poggiò San Francesco per la predica agli uccelli.

Molto interessanti per la ricchezza in oprere d'arte sono anche la Chiesa di Sant'Agostino e le Chiese barocche del monastero di S. Margherita e di S. Filippo.

Bevagna ha anche un ricco Museo articolato in una sezione archeologica, una sezione documentaria con documenti medievali ed una sezione pittorica. 

Non mancano testimonianze delle origini più antiche di Bevagna: i resti di un tempio del II secolo d.C., il teatro romano (II secolo d.C.) che rimane a far da fondamenta ad un isolato semicircolare lungo il corso dell'antica Flaminia e i notevoli resti di mosaici (II sec. d.C.) appartenenti ad un edificio termale che rappresentano animali e divinità marini. Fregi e colonne romane si vedono un po' ovunque. Ancora oggi è ben conservata la cinta muraria, ricca di torri e bastioni, con le sue numerose porte medioevali che consentono l'ingresso al centro storico.

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